Psicoterapia orientata al ricordo
Da dove vengono i nostri malesseri psicologici? Qual è l’origine della nostra ansia, dei nostri attacchi di panico, della nostra depressione? Dove affondano le radici le nostre fobie, le nostre dipendenze, i nostri disturbi alimentari?
Anche se non ce ne accorgiamo, viviamo di ricordi.
Tutto ciò che conosciamo è solo un ricordo di qualcosa che un certo giorno abbiamo imparato su di noi o sul mondo. Da qualcuno che ce lo ha insegnato, forse, o da una esperienza che abbiamo vissuto. O da un ragionamento che abbiamo fatto.
Tuttavia, tutto ciò che conosciamo è qualcosa che abbiamo imparato, e che ora ricordiamo.
Anche ciò che ci fa soffrire è un ricordo di qualcosa che abbiamo imparato. O una reazione a esso. Perfino se non sappiamo che cosa sia.
Parte dei nostri ricordi, infatti, non ha accesso alla nostra consapevolezza. Tuttavia esiste ed è attiva: influisce sulle nostre emozioni e sul nostro comportamento.
Per questo ogni malessere psicologico affonda le sue radici nel tempo. Un tempo recente, oppure così lontano che risulta difficile capire quanto allora eravamo diversi.
È spesso difficile immaginare fino a che punto, all’epoca, i nostri strumenti di comprensione degli eventi e quelli necessari per farvi fronte fossero inadeguati. Fino a che punto, forse, ciò che abbiamo imparato su di noi e sul mondo era sbagliato. O, almeno, poco accurato.
E, chissà, potrebbe darsi che non siamo stati aiutati a imparare bene. In buona fede, spessissimo: chi si occupava di noi era un essere umano, come tutti imperfetto.
Oppure in cattiva fede: il territorio dei segreti più indicibili.
Nell’uno e nell’altro caso questi ricordi, spesso inconsapevoli, costituiscono le radici di ciò che oggi si manifesta come vergogna, senso di colpa, bassa autostima, ansia, paura, depressione.
Non c’è solo questo, naturalmente. A causare sofferenza possono anche essere situazioni attuali obiettivamente difficili. Ma quella è la base. Ciò che trasforma una normale complessità della vita in qualcosa che appare così insormontabile da spingere a chiedere aiuto.
Inoltre, anche gli eventi traumatici recenti: lutti, incidenti, violenze sessuali, molestie, oggi sono ormai soltanto dei ricordi generatori di sofferenza. E, come tutti i ricordi dolorosi, possono essere elaborati e disinnescati.
Per questo, una psicoterapia orientata al ricordo. Per ricollegarsi al passato in modo da potercisi scollegare per davvero. Una psicoterapia breve, perché diretta da subito alla radice dei problemi. Su misura, perché ognuno di noi ha i propri tempi, le sue vulnerabilità e le conseguenti difese, che vanno rispettate. Efficace, perché basata sull’integrazione di tecniche diverse, ognuna delle quali specifica per quel dato momento del percorso terapeutico.
Una psicoterapia che consente di giungere anche “là dove le parole non arrivano“, per trasformare i ricordi disfunzionali, disinnescando la nostra sofferenza alle radici.