Convinzioni erronee sul lutto
A proposito di come dovrebbe svolgersi il processo di lutto, esistono moltissimi falsi miti, solitamente causa di maggiore e inutile sofferenza.
Ecco le più diffuse tra queste convinzioni erronee:
– Lutto ed elaborazione del lutto procedono in modo regolare nel tempo, attenuandosi sempre più.
SBAGLIATO! È vero che, nel suo insieme, il dolore diminuisce a poco a poco, ma è anche vero che il Lutto e la sua elaborazione procedono a ondate, in modo irregolare e con recrudescenze e variazioni di intensità anche notevoli nel corso del tempo.
– Tutti vivono lutto ed elaborazione del lutto allo stesso modo.
SBAGLIATO! Ognuno vive il lutto e la sua elaborazione a modo proprio, con differenti intensità di dolore distribuite in tempi diversi.
– Il lutto e l’elaborazione del lutto durano un anno.
SBAGLIATO! Il processo di lutto non ha una durata definita e varia nel tempo a seconda della persona che lo sta vivendo. Stabilirne il termine a un anno è comunque sbagliato. Sebbene nel corso del processo ci siano lunghi periodi di attenuazione si sa, per esempio, che spesso si verifica una breve ripresa dell’intensità del processo attorno ai 9, ai 18 e ai 24 mesi.
– Intensità e durata del lutto e dell’elaborazione sono direttamente proporzionali all’amore per la persona defunta.
SBAGLIATO! La intensità e la durata del lutto dipendono dalle caratteristiche della persona che lo vive e non dall’affetto provato per la persona scomparsa.
– Per star bene dopo la morte di una persona cara bisogna espellerla dalla mente. Oppure: se si coltivano nella mente contatti con la persona che non c’è più, si è matti.
SBAGLIATO! Vale proprio il contrario: parte dell’elaborazione del lutto consiste proprio nello stabilire un nuovo tipo di rapporto con la persona scomparsa, rapporto che può esistere solo nella propria mente.
– Se non si è tristi 24 ore al giorno significa che non si amava veramente la persona scomparsa.
SBAGLIATO! Il processo di lutto avviene a ondate: le emozioni variano moltissimo sia nell’arco delle giornate, sia nell’arco dei mesi. Si verifica spesso, per esempio, che anche nei primi, difficili giorni, frammisti ai momenti di ottundimento emotivo e a quelli di dolore intenso, ci siano dei momenti di calma emotiva o, addirittura, di allegria. E questo non ha nulla a che vedere con l’amore per la persona scomparsa.
– Se qualche volta si piange per la persona defunta anche dopo anni, significa che il lutto non è stato elaborato.
SBAGLIATO! Sporadici momenti di tristezza, anche intensa, sono normali anche dopo anni. Nel caso di una intensità e di una frequenza eccessiva di questi momenti, tuttavia, ci si potrebbe trovare di fronte a un lutto complicato.